L’inconscio: chi è costui? Direbbe il Don Abbondio manzoniano. Alcuni pensano sia ciò che non si può conoscere. In realtà è ciò che ancora non conosciamo con la coscienza oggettiva di veglia… ma che dobbiamo conoscere sempre meglio in un movimento che giorno dopo giorno porti ad allargare il perimetro di ciò che è per noi “conscio”, diminuendo con ciò sempre più il perimetro di ciò che ancora permane inconscio.
In un certo senso è una battaglia di conquista che intraprendiamo in quanto esseri umani, fin dal momento in cui cominciamo a dire “io” per indicare noi stessi, circa quel “territorio” che chiamiamo consapevolezza.
Perché dobbiamo portare a coscienza, quasi stanare, sempre maggiori porzioni dell’inconscio nascoste in noi? Perché altrimenti – rammentate l’Urlo di Munch? – come ci rammemora il dr. Angelo Antonio Fierro: “Perché se non le staniamo noi le stana il nostro corpo che, dopo esser stato soffocato, urla”.
Diversi sono i metodi per portare a coscienza l’inconscio, quello che potete seguire qui si innesta nel fertile terreno delle fiabe, dove l’inconscio prende la forma del “bosco”. E’ sempre lo stesso? Assolutamente no.
C’è il bosco di Cappuccetto rosso, quello del Rugginoso, quello de Lo spirito in bottiglia, quello dei Musicanti di Brema. Ma in comune hanno solo il fatto di essere tutte le fiabe dei Fratelli Grimm.
Per chi ha interesse a scoprire le differenze tra bosco e bosco, proseguiamo con il viaggio e e scopriamo il significato del bosconelle fiabe.
Andrea Di Furia
Ci fa da guida il dr. Angelo Antonio Fierro... co-fondatore del Metodo Stella Maris
Di seguito la conferenza del Dottor Angelo Antonio Fierro, responsabile medico – scientifico dell’Ente di Formazione Stella Maris, tenuta alla Libreria Ibis Centro di Studi di Cultura Tradizionale a Bologna
SCARICA ORA IL PDF Viaggiare nel bosco dell’inconscio
Se poi vorrai sapere quante altre cose legate a salute e malattia o anche ad un percorso di auto-conoscenza si incontrano nelle fiabe, allora ti consigliamo il libro che il Dr. Fierro ha dedicato al tema: Le fiabe come fonte di acqua per la vita. https://www.cambiamenti.com/fiabe-come-acquadellavita.htm
Qui troverai 5 sezioni dedicate a caratterizzare il ventaglio espressivo delle fiabe sul piano della vita corporea, animica e spirituale.
Dalla conferenza alla Libreria Ibis Centro di Studi di Cultura Tradizionale a Bologna:
“Il tema qui trattato è un tema cupo, denso e intricato, che ci porta a viaggiare nel bosco dell’inconscio. Il tema si è aperto grazie al linguaggio immaginativo delle fiabe. Io non sono uno psicoterapeuta e non accampo titoli per parlare di teoria dell’inconscio, tuttavia da medico e da ricercatore scientifico e spirituale, si tratta di un tema estremamente prezioso per parlare dei discorsi sul senso della vita. Entriamo così all’interno di un luogo del tutto particolare. Ci faremo aiutare dal linguaggio delle fiabe, perché quando sono entrato nel repertorio fiabesco dei fratelli Grimm, ho scoperto che nel 50% delle fiabe compare il bosco. Il bosco compare in una fiaba su due: vorrà pur dire qualcosa. Sono così andato a guardare le diverse accezioni del bosco all’interno di queste fiabe. [ … ]”
Il Dr. Fierro è uno dei docenti del corso di Formazione Artistica Biennale della Scuola Stella Maris: le iscrizioni sono aperte ed è possibile prenotare il colloquio conoscitivo.
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