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Professione Arteterapeuta del colore: intervista ad Armandina Milani


La formazione arteterapeutica quadriennale della Scuola Stella Maris preparara nuovi professionisti, o forma terapeuti già sul campo, utilizzando l’arte come mezzo di riarmonizzazione della persona in un’ottica salutogenica. Stella Maris segue un approccio interdisciplinare tra aspetti scientifici, psicologici e pedagogici in relazione alla medicina e all’arte. E’ un valido strumento per diventare professionisti accorti ed efficaci.

Abbiamo intervistato Armandina Milani, nostra ex studentessa, che oggi svolge attivamente e con risultato la sua professione, integrando il Metodo Stella Maris nelle sue attività, singole o di gruppo, con bambini o con anziani.

Leggi con noi l’intervista


Stella Maris: “Ai tantissimi che non conoscono questa nuova realtà professionale, Armandina, puoi dire che tipo di lavoro è fare l’Arteterapèuta del colore?”.

Armandina Milani: “È un lavoro bello. Bello perché nascono relazioni interessanti e conosci te stesso anche attraverso gli altri”.


Stella Maris: “Perché hai scelto di intraprendere questa nuova professione che diversamente da altre terapie richiede una disposizione verso l’Arte, oltre che verso la Terapia?”.

Armandina Milani: “Fin da piccola l’Arte è stato il mio rifugio e la mia iniziale salvezza, anche al liceo artistico. E il cammino intrapreso per giungere ad essere Arteterapeuta del colore mi ha davvero salvata del tutto. Mi è sempre stata a cuore l’Infanzia – periodo della vita in cui mi sono riconosciuta – destinata a crescere troppo in fretta. A volte i bambini di oggi sembrano aver perso la capacità di sperimentare entusiasmo e meraviglia, giocano poco e i genitori ne soffrono specialmente quando il lavoro porta via tanto tempo alla famiglia”.


Stella Maris: “Ti sei dedicata spesso ai bambini, nella tua attività: ad esempio con il progetto Splish, Splash che è piaciutissimo ai piccoli frequentatori della nostra sede, in via Saffi 30 a Bologna. C’è un motivo particolare?”


Armandina Milani: “Naturalmente ti accorgi della validità dell’Arteterapia del colore perché l’hai praticata prima su te stessa, durante il quadriennio di formazione. Ma è qualcosa di veramente speciale vedere a volte bambini che entrano da te magari rigidi e “grigi” e, dopo l’esperienza del colore, escono di nuovo flessibili, gioiosi e “colorati”. Ho sempre un gruppetto di bambini che mi è fedele da diversi anni: una soddisfazione vederli crescere dall’asilo alle elementari. Con l’acquerello… possono sempre meravigliarsi. È il principe delle terapie per portare il colore della verità e della realtà in particolare ai bambini. Naturalmente anche agli adulti e agli anziani.


Stella Maris: “Ma cosa spreme i nostri bambini? L’ambiente o la famiglia”.

Armandina Milani: “Nella nostra professione si coglie davvero che è la nostra civiltà moderna a rinchiuderli come in un guscio. Li stressa, li comprime e alcuni diventano iperattivi, altri pigri. Anche i genitori se ne accorgono, ma non hanno gli strumenti per affrontare da soli questi problemi. Collaborando insieme vedono il cambiamento dei loro bambini: all’inizio sembrano tanti piccoli pallidi elastici tesi, ma usando il colore, e anche con altre attività che si imparano durante la formazione, ritrovano il loro grado normale di tensione e una carnagione più sana. Il sangue torna ad affluire sulle loro gote e il respiro si rilassa, si placa. E come puoi non sentirti in dovere di fare qualcosa proprio per loro?”.


Stella Maris: “A proposito, cosa bolle nella tua arteterapeutica pentola per loro?”.

Armandina Milani: “Parteciperò al progetto COMMUNITY LAB della Regione Emilia-romagna con 3 laboratori per bambini, ragazzi e adolescenti dai 6 ai 18 anni. Sarò poi a Modena dall’8 maggio per 5 incontri presso il Giardino La Pìca; infine a San Biagio in Padule di San Felice sul Panaro (MO), per bambini dai 6 ai 9 anni: è un posto più lontano ed un impegno più faticoso, ma bisogna andare nel mondo dove da parte dei bambini una richiesta c’è”.


Stella Maris: “Qual è l’atteggiamento interiore più vantaggioso per la professione? E per il rapporto con i medici con cui si lavora in equipe?”

Armandina Milani: “La disponibilità, la capacità di ascolto che si conquista vincendo l’irritazione che ti coglie sempre quando affronti qualcosa di imprevisto e d’ignoto. E ogni volta che si fa una supervisione in equipe arriva sempre qualcosa: spesso un’intuizione che ti serve per i casi più attuali, se solo riesci a far tacere quel saputello in noi che dà spesso tutto per scontato. Anche quando ero Maestra d’asilo c’era questo ostacolo interiore. Ci sono occasioni con i bambini piccoli, ma anche con i grandi, in cui l’irritazione ti fa saltare la mosca al naso e magari pensi: «adesso questo qui lo sistemo», ma impari a superare la reazione automatica e acquisti una sempre maggiore esperienza e capacità di affrontare la vita, le relazioni. In una parola l’altro”.


Stella Maris: “E una volta conquistata questa vittoria sull’irritazione, è fatta per sempre?”.

Armandina Milani: “Magari fosse così. Basta che un altro ambiente ti accolga ed ecco che sei di fronte alle novità e agli imprevisti. A me è successo iniziando la formazione per diventare Arteterapeuta del colore. E anche quando pensi di essere arrivato ad acquisire la tua professionalità e la tua sicurezza sono magari gli aggiornamenti che ti attivano di nuovo questa disposizione d’animo. Poi, se torni per così dire disponibile all’ascolto, ti rendi sùbito conto di quanto ti aiutino nel cammino professionale che hai intrapreso”.


Stella Maris: “E per i giovani e gli adulti?”.

Armandina Milani: “Ci sono incontri diretti: uno a uno, o di gruppo. Ma devo dire che ho apprezzato poterli incontrare sul loro territorio con Stella Maris in Tour: un’opportunità che ci dà la Scuola del colore Stella Maris per far conoscere il suo Metodo. Molti non lo sanno, ma il Metodo Stella Maris nato a Bologna è riconosciuto a livello mondiale dalla Sezione Medica di Dornach (Svizzera). Il Tour diventa un momento itinerante sul territorio per far conoscere e sperimentare l’Arteterapia del colore. Magari in una Scuola, in un Bar, o in una Palestra. O, come sarà il 28 aprile alle 18,00, al Circolo del Tennis Pontelungo a Bologna, in via Agucchi 121/A. Il tema è Come le onde del mare così è la vita: mutevole e in fluire continuo”.


Stella Maris: “Naturalmente non ti manca l’esperienza con gli Anziani. Possiamo concludere con due parole su cosa succede con loro?”.

Armandina Milani: “Durante gli anni della formazione oltre alla tecnica dell’acquerello su foglio asciutto. che stimola la volontà, vengono insegnate altre materie (o tecniche) artistiche che ampliano la formazione come il Disegno di Forme che ho praticato con gli anziani. Attraverso il ritmo stimola il sistema ghiandolare e ha un riflesso positivo con il pensare che spesso nell’anziano tende a diventare ossessivo, poco flessibile, rivitalizzandolo. Poi c’è il Disegno dal vero, che serve in quei casi in cui viene attaccata la capacità della memoria oltre il fisiologico decadimento dovuto all’età. L’osservazione dal vero porta ad avere i piedi per terra ed è risvegliante per l’attività della consapevolezza, dell’Io. Già dalla prima volta nell’Anziano c’è lo stupore di un poter fare che non si immaginava e che lo riguarda. Ma c’è addirittura chi riconosce fin da subito che grazie agli strumenti che offre l’Arteterapia ha acquistato capacità nuove: saper ascoltare gli altri, litigare di meno in famiglia, sentirsi più coraggiosi nell’affrontare la vita così convulsa di oggi. E tutto questo viene dal poter osservare il processo e il progresso e di ciò che si fa, nei vari incontri. E la sorpresa che meraviglia è spesso un ‘incontro inaspettato con la Verità propria e altrui perché con essa, l’Arte, ha un legame profondo”.


Dott. Andrea Di Furia



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