Già da qualche anno alcuni genitori dei bambini che frequentano la Scuola Waldorf di Reggio Emilia hanno maturato il desiderio di incontrare chi prima di loro ha fatto questo percorso da pioniere, con la volontà di condividere l’esperienza di essere genitore Waldorf come risorsa comune che mira al raggiungimento di uno stesso ideale: quello che i nostri figli possano frequentare una scuola dove il bambino venga posto al centro e accompagnato nel suo percorso di crescita, con dedizione ed amore in modo artistico, in un percorso di autoeducazione continuo da parte del maestro.
A gennaio 2019 ho avuto il piacere di rincontrare alcuni genitori che ho conosciuto dieci, quindici anni fa, quando mi affidavano i loro figli in asilo e con i quali siamo cresciuti insieme scambiando conoscenze e vissuti.
Abbiamo aperto la serata con un’esperienza di acquerello secondo il Metodo di arteterapia “Stella Maris”.
Il tema è stato quello dell’incontro
Sole e Terra, maschile e femminile si incontrano
L’incontro umano rappresenta uno dei più grandi misteri dell’esistenza, il mistero dell’essere sempre in comunione, in contatto con gli altri anche solo a livello più sottile tramite il pensiero.
Il mistero del perché ognuno di noi non è mai solo.
In natura uno dei più grandi incontri è rappresentato dalla relazione tra il Sole e la Terra e questo scambio si modifica durante il corso dell’anno; in questo periodo di fine inverno le giornate si stanno allungando, l’aria è frizzantina, il Sole distribuisce il suo calore e la sua luce alla Terra che accoglie i suoi raggi, li custodisce e dopo qualche tempo ne fa nascere qualcosa di nuovo: ogni filo d’erba è la risposta della Terra ad un raggio di Sole.
Ogni filo d’erba è la risposta della Terra ad un raggio di Sole
Noi possiamo partecipare interiormente a questa nuova nascita.
L’incontro umano e il dono di sé
Il Sole rappresenta l’elemento maschile e la Terra quello femminile. Abbiamo un dare e un ricevere.
Questo concetto è esprimibile anche sul piano sociale.
Quando ci si incontra, normalmente una persona parla e un’altra ascolta e in quel momento avviene uno scambio: l’incontro comincia con l’interessamento del cuore.
Per un attimo l’altro può vivere dentro di me e l’altra persona può dare il permesso di vivere dentro di lui.
Laddove si comincia a dare consigli e ricette di comportamento, la porta dell’incontro si chiude.
Anche il pregiudizio è un ostacolo enorme: è la presunzione di sapere meglio dell’altro cosa dovrebbe fare.
La bellezza dell’incontro sta nel vincere ogni giudizio sull’altro, nel donare la nostra parte migliore, nell’incontrarsi nella nostra parte più luminosa.
Ogni incontro va fatto nella luce, senza portarsi dietro nulla dell’incontro precedente.
Angela Frattini
Arteterapeuta del colore e collaboratrice
presso la Scuola Stella Maris
La Scuola Stella Maris è spesso in trasferta per tenere convegni, laboratori, eventi esperienziali.
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