Preferire uno strumento musicale o amarli tutti indifferentemente.
La scelta parla di noi e di ciò che abbiamo dentro. Ogni strumento ha la capacità di toccare un angolo remoto della nostra interiorità. Vibriamo in funzione della relazione che il suono sviluppa con la nostra particolare personalità. Scopriamolo insieme attraverso le parole di Laura Piffaretti.
L’uso degli strumenti musicali e l’apprendimento del loro utilizzo è importante quanto ascoltare la Musica, in quanto ne rafforza la potenza terapeutica. A seconda delle varie età della vita ci sono strumenti musicali, più adatti ed efficaci. La versatilità degli strumenti musicali fa suonare la persona nella sua totalità come un’orchestra: con strumenti a soffio, a corda e a percussione. Il solo guardare gli strumenti musicali ha grande effetto sulle persone. Un movimento interiore indica che la sola forma plastica dello strumento ha a che fare con le varie individualità.
A che cosa ci si può collegare in modo particolare? A un flauto? A corde intense o delicate? Al movimento degli archetti degli strumenti a corda? Alle oscillazioni di una campana? O al “balletto” delle mazzuole sullo xilofono? A quali tipologie di strumenti ci si può rapportare per entrare maggiormente in sintonia con la Musica e con sé stessi?
I bambini e la loro relazione con gli strumenti
Di che cosa hanno bisogno i bambini per non perdere troppo presto la loro calma interiore e il loro essere bimbi? In sintonia con la delicatezza dei neonati, sono più adeguati i fini toni della voce o i piccoli strumenti musicali: suoni aperti come quelli dell’arpa o rotondi come la forma di una ciotola.
I bambini piccoli non dovrebbero legarsi troppo presto ad un solo strumento ma è bene, che gli vadano incontro strumenti musicali insoliti che diano loro la possibilità di scoprire e sperimentare con la fantasia, la meraviglia dei toni e dei suoni nella loro versatilità: campane, arpe per bambini, salteri, bacchette di ferro, flauti ad intervallo fisso.
Le diverse tipologie di strumenti e la relazione con la persona
Nel momento che una persona suona uno strumento, diventa evidente, vengono stimolati in lei piani e sfere differenti. Per quanto riguarda gli strumenti a fiato, l’azione di soffiare stimola il raccoglimento nella concentrazione, l’attenzione mirata nell’afferrare e nel far suonare lo strumento musicale, la tranquillità interiore.
Per quanto riguarda gli strumenti a corda lo sfregamento dell’archetto stimola ad espandersi a lasciarsi trasportare respirando. Questo si può facilmente sperimentare con la cròtta. Questo piccolo strumento assomiglia a un violoncello: riscalda, avvolge e dà sostegno.
Persino il semplice toccare lo strumento mentre suona, rafforza la sensibilità e la percezione del proprio corpo. Invece, lo sfregamento di un piccolo salterio triangolare fa sperimentare una luminosa ampiezza e chiarore: porta lucidità e sostiene la melodia.
Per quanto riguarda gli strumenti a pizzico (lira, arpa per bambini, lira bordone, lira TAO) il loro suono chiaro, delicatamente evanescente, rilassa il respiro ed invita all’ascolto.
Questi strumenti accompagnano con i loro toni e suoni l’umanità intera sin dal risveglio, lungo il cosciente stato di veglia, fino all’entrata nel sonno. Questi strumenti pizzicati, dolcemente cullati, o suonati in sintonia con il respiro, donano maggiore vitalità, possibilità d’improvvisazione, scioglimento dei dolori e una respirazione tranquilla e profonda.
Negli strumenti a percussione: i suoni sorgono da un movimento vibrante di un gong o attraverso il delicato scuotimento di sonagli. La mazzuola che batte e rimbalza sul legno, sulla pietra o sul metallo, libera il suono e fa sorgere un impulso volitivo, il quale può agire solo se lasciato libero.
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