Maria Lauricella diventa Arteterapeuta alla Scuola Stella Maris e porta nel suo paese la forza e il potere di guarigione del colore. Diventa “la Donna dei colori” e inizia a lavorare
con i medici della zona e con i bambini.
Questo il suo racconto diretto.
Palma di Montechiaro, 20.03.2018
La mia formazione presso la Scuola Stella Maris ha reso possibile la realizzazione del progetto nella mia vita, quello di diventare Arteterapeuta e potere portare nella mia Terra, nel mio paese, una “scienza” non conosciuta.
Grazie al contributo di due donne medico che per il secondo anno frequentano i miei laboratori artistici di acquerello, Mattia ed Emanuela, lo scorso 3 Febbraio è stato possibile attuare la prima conferenza rivolta ai medici per potere fare conoscere loro l’Arteterapia nel campo sanitario.
Hanno partecipato numerosi.
Se in un primo momento sono stati ascoltatori attenti ma anche un po’ perplessi sull’argomento, nel momento in cui si è passati all’esercitazione pittorica, prevista per fare comprendere meglio il tema, i loro occhi alla vista del colore si sono illuminati. L’esperienza ha creato gioia ancor di più quando si è entrati nel vivo dell’esercitazione: come per magia tutto aveva acquistato “vita”.
Gli occhi dei medici si sono illuminati alla vista del colore
I colori hanno sciolto i dubbi e le incertezze per lasciare posto al “comprensibile” per esperienza diretta.
In quel momento, nel mio ruolo di Arteterapeuta, ho compreso per la prima volta che il colore va oltre la parola, assume il suo grande “valore” e “significato” così come lo porta nella terapia. L’uomo si collega all’anima del mondo, in cui non vi è Parola ma Immagine, così come è il principio della terapia artistica. La serata si è conclusa con apprezzamenti e la richiesta di un prossimo eventuale incontro. Nel mio paese, in qualche modo, ormai sono diventata “la Donna dei colori”.
E in questa veste sono stata invitata a tenere un laboratorio per bambini inserito in un evento di grande bellezza ed interesse: “Una coperta per Palmina”, in cui mille moduli di lana colorata hanno adornato i monumenti del mio paese.
Al laboratorio hanno partecipato circa sessanta bambini, che hanno realizzato con gioia la loro piccola creazione, secondo il principio che bisogna portare il colore ai bambini nel rispetto delle proprie tappe evolutive e rifacendosi agli insegnamenti della pedagogia steineriana. Le loro mamme assistevano raggianti a questa nuova modalità di pittura, in cui nonostante venissero usati gli stessi colori per tutti, ognuno ha manifestato la propria “individualità”.
I bambini hanno palesato un grande senso di “meraviglia, festanti all’arrivo nel prendere posto, contenti di avere partecipato e un po’ malinconici nel lasciare la loro sedia, ma contentissimi perché ognuno di loro stava portando con sé quella piccola creazione fatta di COLORI!
Ho vissuto momenti lieti nel vedere medici e bambini nell’atto di creare, e se per anni durante la mia formazione ho dipinto ed ogni esercitazione mi portava a comprenderne il senso “nascosto”, adesso che mi trovo dall’altra parte, a portare l’insegnamento ricevuto. Vivo e mi nutro di questa grande meraviglia e contentezza: di avere portato nella mia comunità ciò che prima non c’era, sicura che un giorno potranno essere trovate molte “pietre preziose”.
Maria Lauricella – Arteterapeuta formata alla Scuola Stella Maris
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