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Dipingere crea gioia risanante: l’ha finalmente scoperto anche la ricerca scientifica ufficiale


L’ha finalmente scoperto anche la ricerca scientifica ufficiale: svolgere attività creative genera stati d’animo positivi capaci di protrarsi nel tempo.

Dipingere crea gioia risanante


Goethe affermava che:

il mondo del colore e quello dell’anima si appartengono

Entrambi vivono della lotta tra luce e tenebra. Entrambi consistono di una parte buia che va rischiarata.

E il mondo scientifico di allora? Si faceva beffe di queste osservazioni. Sia perché non attribuiva a Goethe la patente di scienziato, sia perché stava immergendosi sempre più in quel naturalismo materialista, inaridito nell’anima, che caratterizza ancora la scienza di oggi.

Rudolf Steiner, il genio universale austriaco vissuto a cavallo del XIX e del XX secolo, riprende e approfondisce l’impulso goethiano. Nelle sue conferenze agli artisti, raccolte in Essenza dei Colori, Rosso, Giallo e Blu sono i colori splendore dalla cui interazione nascono tutti gli altri.


La tecnica dell’acquerello, se usata liberamente senza la preventiva costrizione del disegno, li conduce a quella fluidità che apre le porte dell’anima. Ciò permette all’esperienza delle forze spirituali che si nascondono nell’attività dei colori di interagire in modalità non verbale con la propria interiorità. Di qui la sua forza igienica, pedagogica e terapeutica.


Sono trascorsi 2 secoli da Goethe e uno da Steiner e finalmente questa scienza bacchettona e autoreferenziale si accorge che svolgere attività creative genera stati d’animo positivi capaci di protrarsi nel tempo.


Dipingere crea stati d’animo positivi che si protraggono nel tempo

Naturalmente non si parla d’anima: un tabù scientifico estremamente difficile a superarsi perché caldamente inculcato nella Scienza grazie alla forza persuasiva dei roghi medievali.

Nello studio dei ricercatori americani e neozelandesi dell’University of Otago di Dunedin, Nuova Zelansda, si attribuisce tutto alla “fantasia del cervello che comincia a produrre sentimenti positivi”.

Condotta su 658 studenti ha dimostrato che l’appagamento raggiunto dipingendo o colorando si prolunga anche nei giorni successivi. Secondo i ricercatori la mente viene condizionata a generare gioia, entusiasmo, speranza e gratitudine che contrastano con le tendenze depressive e ansiogene dell’attuale precaria civiltà della macchina.


A inizio terzo millennio, sulla strada maestra tracciata da Goethe e Steiner, Scienza medica e Arteterapia del colore basata sull’acquerello si sono reciprocamente fecondate a Bologna, dando vita al Metodo Stella Maris. Metodo arteterapeutico riconosciuto dal 2013 a livello mondiale dalla Sezione medica del Goetheanum di Dornach (Svizzera).


Alla base di un quadriennio di studi presso la Scuola del colore Stella Maris, necessario ad apprendere le fondamenta di questa nuova professionalità, il Metodo Stella Maris del colore attiva particolarmente la volontà e le forze di guarigione.

Gli Arteterapeuti collaborano con i medici e gli psicoterapeuti per portare balsami all’anima sofferente e curare vari tipi di affezioni, anche le patologie farmaco-resistenti favorite dalla moderna civiltà meccatronica.

Dott. Andrea Di Furia

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come avviene un colloquio attitudinale


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