Sono stato ad Arte Padova a metà novembre 2017.
Forse ci sarei andato lo stesso per girare tra gli stand degli artisti noti e meno noti che esponevano le loro opere, con i galleristi che facevano loro da mentori.
Ci sarei andato per cercare qualcosa che mi emozionasse, qualcosa che quando ci poni l’occhio ti crei un sussulto, un’attrazione, e che ti fa scappare un sorriso di scoperta, come quando trovi una conchiglia che spunta appena sulla sabbia.
Ci sono quelli di StellaMaris!
E invece ero lì come StellaMaris.
Ero lì, insieme ad altri che come me hanno terminato gli studi alla Scuola del Colore dell’Associazione Stella Maris.
Ero in uno stand nel perimetro del padiglione 8, in un turbinio di colori che mi avvolgeva, senza violenza, come un abbraccio. Catturava gli occhi questo turbinio, ma non si fermava in superficie, entrava dentro e raggiungeva l’anima.
Sarà questo il motivo, forse, che induceva le persone che passavano a volgere lo sguardo, spesso uno sguardo stupito, e a rallentare il passo.
Qualcuna si faceva coraggio e chiedeva a uno di noi cosa avessero di particolare quei colori così magnetici. Dicevamo loro degli acquerelli, dei colori viventi che hanno la capacità di dialogare con il nostro cuore perché usano lo stesso alfabeto, il suo stesso codice della nostra interiorità.
Nello spazio che avevamo a disposizione abbiamo anche attrezzato due tavoli, per consentire a chi volesse di sedersi e dipingere con noi.
Durante la due giorni abbiamo previsto due conferenze per poter raccontare a tutti il perché avevamo deciso di partecipare ad Arte Padova 2017.
Abbiamo fatto l’esperienza di invitare le persone a entrare nello stand, a vivere il colore, a provarne la forza in modo concreto, in un contesto in cui normalmente ci vedeva, in passato, solo spettatori. E’ stato possibile diventare per qualche minuto un po’ artisti … senza grandi pretese è vero, ma sicuramente autentici: il colore non bara, non è nella sua natura.
Il colore è sincero, sempre, e parla di noi.
Il colore non bara, non è nella sua natura
Dipingere senza paura
All’invito di mettersi in gioco e provare l’esperienza del colore c’era chi si metteva sulla difensiva e chi rifiutava con le argomentazioni di chi si sente non capace, negato per il disegno e la pittura: “verrebbe fuori qualcosa di veramente brutto!”
Al contrario i bambini e gli anziani si accostavano senza timori all’occasione di sentirsi un po’ artisti, un po’ studenti, un po’ maestri.
Abbiamo rassicurato tutti quelli che avevano bisogno di parole di incoraggiamento: non è necessario avere doti particolari verso la pittura, perchè si tratta di esercizi guidati.
E’ tutto più semplice di quello che possa sembrare.
Lo stesso vale anche per la Scuola del colore di Stella Maris e del percorso formativo che propone per poter svolgere il mestiere di Arteterapeuta: va molto al di là dell’imparare una tecnica e assumere conoscenze teoriche.
Ad Arte Padova 2017 abbiamo raccontato la nostra esperienza in arteterapia: questi anni ci hanno permesso di affrontare anche un percorso di disciplina e crescita personale attraverso esperienze importanti ed interiori.
Questo è stato fondamentale per avvicinarci davvero al mondo dei colori così come lo intende Rudolf Steiner.
L’autunno ad Arte Padova
Le pitture che abbiamo proposto riguardano il disfacimento delle foglie e dell’albero in autunno perché è importante fare riferimento al periodo in cui siamo: si parla proprio di collegarci alla natura, di osservarla e di seguire le sue leggi e abbiamo cercato, quindi, di spiegare come cresce un albero e di cosa ha bisogno per nascere e svilupparsi. No, non è che lo spieghiamo a voce: lo sanno tutti come nasce un albero giusto?
Meglio dire che lo ricordiamo perché nonostante lo sappiano tutti come cresca un albero, noi “distrattamente” lo abbiamo dipinto innumerevoli volte sulla base di questo ricordo; lo abbiamo disegnato chissà quante volte, in modo alquanto strano rispetto a quello che è effettivamente un albero con i suoi rami e le sue foglie.
Possiamo allora cogliere uno degli importanti insegnamenti che vengono trasmessi: il portare a coscienza soprattutto ciò che è il mondo naturale in cui noi esseri umani siamo arrivati in un tempo lontano; abbiamo trasformato il mondo circostante a nostro piacere e crediamo, presuntuosi, di non dovergli più nulla perché ci siamo costruiti il nostro ambiente a nostra misura.
Siamo invece convinti, e lo sosteniamo con forza, che l’uomo abbia un estremo bisogno di riavvicinarsi ai ritmi e alle Leggi del mondo originario. Uno dei modi per farlo è rivolgere lo sguardo fuori, verso l’esterno di noi, ed osservare con consapevolezza ciò che da millenni continua a rinnovarsi nella natura.
L’uomo ha estremo bisogno di riavvicinarsi ai ritmi e alle Leggi del mondo originario
Questo osservare davvero ciò che sta fuori, ci porta a cogliere ciò che si trova dentro di noi: si ristabilisce così una giusta armonia con il mondo.
Una felice rivelazione per tutti!
Al tempo stesso diventa una felice rivelazione non ritenere più i colori come una cosa scontata, qualcosa che copre le forme un po’ a caso senza un preciso perché, e considerare invece i colori come fratelli, con un loro compito e un loro respiro, davvero viventi tutti intorno a noi.
Ad Arte Padova 2017 abbiamo notato che molte persone, mentre dipingevano, manifestavano meraviglia per la brillantezza dei colori e per la magia di sentirli vibranti nel foglio. Probabilmente era la rivelazione fatta esperienza diretta.
Più d’uno, alla conclusione del proprio sia pur breve lavoro, ha espresso soddisfazione per quello che ne è inaspettatamente uscito; chi non esprimeva a parole la sua sorpresa lo manifestava con gli occhi che brillavano: i colori avevano portato luce!
Ho visto, nel susseguirsi delle ore trascorse ad Arte Padova, terminare i dipinti, aggiungerne sempre di nuovi da nuovi piccoli e grandi artisti del cuore: era un bosco bellissimo ricco di meraviglia e interiorità. Il bosco di tutti.
Noi siamo quelli di StellaMaris! 🙂
Mauro Borsin – Arteterapeuta del colore
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